Mostra fotografica

BURNT IN MEMORIES

 

http://burntinmemories.eu/it/mostra-fotografica

 

Durata: Agosto 2015 – Gennaio 2017

 

 

Partner di progetto:

UP Znanstveno-raziskovalno središče

Kulturno izobraževalno društvo PiNA

Associazione Quarantasettezeroquattro

Udruga “Žejane”

Associazione Kinoatelje

Občina Dolina / Comune di San Dorligo della Valle

Istarsko povijesno društvo

 

Descrizione e finalità del progetto:

Il progetto è focalizzato sulla multietnica regione di confine posta tra Italia, Slovenia e Croazia, detta Venezia Giulia o Julijska Krajina (dopo l’occupazione nazista del 1943 venne denominata Adriatisches Küstenland). In quest’area, il confine ed i regimi politici sono cambiati più volte nell’ultimo secolo passando dalla dominazione asburgica a quella italiana per tornare sotto la sfera di influenza tedesca nel 1943. Sebbene questa regione fosse dal 1920 ufficialmente parte dell’Italia, le popolazioni croate e slovene svilupparono dei movimenti di resistenza attiva contro il regime e lottarono per la loro annessione alla ‘madrepatria’ – la Jugoslavia – o talvolta per l’autonomia dalla Venezia Giulia. Durante la seconda guerra mondiale tra i partigiani sloveni e croati e la Resistenza italiana si alternarono fasi di cooperazione e periodi di contrasto, legati alle questioni politiche e nazionali.Durante il conflitto le forze di occupazione fasciste e naziste bruciarono diversi paesi di quest’area confinaria. Tali villaggi sono testimoni delle violenze perpetrate dagli occupanti nel tentativo di cancellarli e perciò dovrebbero essere riconosciuti come ‘località della memoria’ come i più tristemente famosi Oradour-sur-Glane, Lidice o Ležáky. La principale motivazione che spinse a questi crimini di guerra fu la vendetta verso la popolazione civile che supportava la Resistenza, cioè il movimento partigiano ed i combattenti per la libertà. I roghi dei villaggi venivano spesso accompagnati anche da uccisioni, deportazioni, incursioni ed altre violenze.Per ricordare questi eventi, si intende raccogliere le memorie personali degli incendi e delle loro conseguenze, oltre alle fotografie dei villaggi. Sulla base di fonti letterarie e d’archivio si realizzerà una mappa dei villaggi bruciati nella Venezia Giulia/ Juljiska Krajina e, più in generale, verranno promossi momenti di riflessione che coinvolgerà un pubblico ampio e diversificato.Saranno realizzati dei “pannelli della memoria e di documentazione” che favoriranno il raggiungimento di questi scopi. Infatti, appare necessario generare la consapevolezza nelle giovani generazioni che la memoria di queste devastazioni belliche è una parte importante dell’identità dei luoghi in cui vivono.Inoltre, con uno spirito di curiosità e rispetto intergenerazionale, s’intende andare oltre ai conflitti nazionali ed interculturali, oltre alle colpe collettive e all’intolleranza: con lo scopo di contribuire al rafforzamento di forme di cittadinanza attiva e per stimolare l’integrazione europea nella regione.A questo fine si stimolerà la cooperazione tra associazioni non governative, comunità ed autorità locali, scuole, mondo accademico e media.Attività del progetto:

Seminari di storia oraleProgetto di un film documentario; breve documentario proiettato nei ‘villaggi bruciati’

Mostra fotografica itinerante, tenuta a Mačkolje/ Caresana (I), Miren pri

Nova Gorica (Slo), Šmarje pri Kopru (Slo) e Žejane (Hr).

Tavola rotonda/webinar, trasmesso dal vivo via streaming in alcune

unviversità europee.

‘Pannelli della memoria’ in alcuni dei ‘villaggi bruciati’, quali Mačkolje/

Caresana (I), Miren pri Nova Gorica (Slo), Šmarje pri Kopru (Slo) e Žejane

(Hr).